L’Altra Scuola
Il metodo
Dagli anni 2000 la Coop.Bnna ha organizzato molte conferenze e convegni per far conoscere la possibilità di garantire ai propri figli l’Istruzione tramite altre opzioni rispwtto alla scuola tradizionale, come le Scuole Paritarie e l’Istruzione Parentale presenti in tanti Paesi del Mondo.
Perseguiamo modalità e metodologie che rendono i bambini e ragazzi sereni, autostimando le loro capacità in relazione alla loro natura e sviluppando un alto gradimento di apprendimento, continuando ad amare la voglia di crescere e di imparare, con gioia ed entusiasmo.
Per questo motivo ci impegniamo, in gemellaggio con la Finlandia, con cui siamo in contatto e non solo, a far si che l’Istruzione venga percepita da bimbi e ragazzi come una cosa BELLA E NON “SOLO” UTILE e per questo servono formazioni ed aggiornamenti specifici dedicati a educatrici/ori, e insegnanti di ogni ordine e grado affinché possano ricevere gli strumenti adatti per poter insegnare in altre modalità più evidentemente idonee a nuove generazioni che richiedono ciò che noi definiamo “NEW ENERGY EDUCATION”.
I vantaggi
Come funziona?
Bimbi e ragazzi vengono seguiti in piccoli gruppi ( da minimo 5/7 a massimo 12/15) affinché possano essere seguiti bene per favorire le loro modalità di apprendimento, superando le eventuali sensazioni sgradevoli verso l’imparare/studiare che possono essersi formate.
L’Istruzione Parentale può iniziare in qualunque momento dell’anno scolastico, in base alle normative; ovviamente se il percorso inizia subito c’è maggior tempo per conoscere le caratteristiche e le necessità di Bimbi e Ragazzi e favorire un adeguato percorso di preparazione).
Gli esami
Bimbi e ragazzi vengono seguiti fino agli esami annuali. Non si dovranno recare in altre città e scuole con costi aggiuntivi, e con una Commissione d’esame costituita da insegnanti favorevoli prima di tutto al diritto dell’istruzione.
Detrazioni fiscali
Le le spese sostenute dai genitori per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici o privati, per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio fiscalmente a carico, possono essere detratte.
La detrazione va divisa tra i genitori sulla base dell’onere da ciascuno sostenuto. Se il documento di spesa è intestato al bambino, o ad uno solo dei coniugi, è comunque possibile annotare sullo stesso la percentuale di ripartizione.
Se la spesa riguarda più di un figlio, occorre compilare più righi da E8 a E10 riportando in ognuno di essi il codice 33 e la spesa sostenuta con riferimento a ciascun figlio.
L’importo deve comprendere le somme indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 33. Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2018 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir” (punti da 701 a 706) della Certificazione Unica con il codice onere 33. Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2018, se nello stesso periodo si è fruito del bonus asili nido.
Nuove disposizioni legislative per l’istruzione parentale a Trieste
Il D. Lgs. 62/2017 all’art. 23 prevede solo che la comunicazione vada effettuata “annualmente”.
È necessario però distinguere due situazioni diverse: quella di chi comincia l’istruzione famigliare interrompendo la frequenza scolastica ad un momento qualsiasi dell’anno scolastico e quella di chi invece non ha mai frequentato la scuola o prosegue nell’istruzione parentale.
Nel caso di proseguimento di un percorso di istruzione parentale già cominciato, va segnalata la prassi di inviare la comunicazione : entro il 28 gennaio di ogni anno, per comunicare “preventivamente” la scelta di istruzione famigliare per l’anno scolastico successivo 2022/2023 (quello che comincia nel successivo mese di settembre e si concluderà nel mese di giugno dell’anno dopo).
Nel caso specifico dei ragazzini che nell’anno scolastico successivo sarebbero iscritti alla prima classe (della scuola primaria, della scuola media, della scuola superiore, di una scuola regionale) ecc.
La comunicazione di istruzione parentale va presentata nel momento in cui si opta per questa modalità di istruzione.
Quando i genitori scelgono l’istruzione familiare interrompendo la frequenza presso una scuola statale o paritaria.
La CM 35/2010 riporta che:
coloro che si ritirano prima del 15 marzo, a seguito di comunicazione formale che la scuola frequentata acquisisce al proprio protocollo, hanno l’obbligo di completare la formazione con istruzione familiare. In caso di ritiro, i genitori, o coloro che ne fanno le veci, devono dimostrare, alla scuola statale frequentata, di avere capacità tecnica od economica per l’istruzione parentale; se quella frequentata è una scuola paritaria, la comunicazione del ritiro, integrata dalla detta dimostrazione, deve essere inviata anche al dirigente scolastico di una delle scuole statali del territorio di residenza che provvede agli opportuni controlli (art. 111 D.L.vo n. 297/1994; art. 1, comma 4, D.L.vo 15 aprile 2005, n. 76).
L’importo deve comprendere le somme indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 33. Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2018 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir” (punti da 701 a 706) della Certificazione Unica con il codice onere 33. Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2018, se nello stesso periodo si è fruito del bonus asili nido.